Montefiascone
"A Mao e a Luva" inaugura "Est Film Festival nelle scuole"
Mercoledì 30 gennaio è partito il progetto "Est Film Festival nelle scuole": gli studenti dell'ultimo anno dell'Istituto Statale di Istruzione Superiore "C.A. Dalla Chiesa" hanno partecipato al primo dei quattro appuntamenti che li accompagneranno, da gennaio ad aprile, fino alla preparazione dell'esame di maturità. Alla presenza del Dirigente scolastico Maria Rita Salvi, della Professoressa Alberta Tortolini, dell'Assessore alla Cultura Renato Trapè e di Maurizio Paradiso della CNA di Viterbo e Civitavecchia, i direttori del Festival Vaniel Maestosi e Glauco Almonte hanno illustrato agli studenti i dettagli del progetto che permetterà, a chi di loro deciderà di prendere spunto da questi documentari per la propria tesina d'esame, di concorrere per l'assegnazione di una borsa di studio di 500 euro e di avere la possibilità di lavorare al 7° Est Film Festival.
Il regista Roberto Orazi ha introdotto la visione del suo documentario "A Mão e a Luva – Storia di un trafficante di libri" soffermandosi su due aspetti universali della crescita di una società, l'importanza di insegnare e il bisogno di aumentare le occasioni di apprendimento. Dopo la proiezione, la discussione tra l'autore e gli studenti si è soffermata sulla natura e sulla fruibilità del genere documentario (o, come lo ha definito Orazi, "cinema del reale"), per poi concludere con una delle frasi rimaste più impresse nei ragazzi: ogni libro è un grido di libertà.
Il regista Roberto Orazi ha introdotto la visione del suo documentario "A Mão e a Luva – Storia di un trafficante di libri" soffermandosi su due aspetti universali della crescita di una società, l'importanza di insegnare e il bisogno di aumentare le occasioni di apprendimento. Dopo la proiezione, la discussione tra l'autore e gli studenti si è soffermata sulla natura e sulla fruibilità del genere documentario (o, come lo ha definito Orazi, "cinema del reale"), per poi concludere con una delle frasi rimaste più impresse nei ragazzi: ogni libro è un grido di libertà.